Il letto è il luogo dove passiamo un terzo della nostra vita e, pertanto, va pulito con una certa frequenza. Ecco tutti i rimedi casalinghi per igienizzarlo in modo corretto ed eliminare macchie e cattivi odori.
Il sonno, ossia la dose di riposo quotidiano indispensabile per rigenerare le forze fisiche e affrontare una nuova giornata con la giusta carica di energia, può regalare grandi soddisfazioni se si dispone di un buon sistema letto.
Ogni sua componente, a partire dal materasso e dalla biancheria, va pulita e igienizzata con una certa frequenza per garantirsi un ambiente confortevole e sicuro dove poter dormire sonni tranquilli.
Tuttavia, se pensiamo che basta arieggiare la stanza e cambiare le lenzuola almeno una volta a settimana, siamo in torto. Sporco e acari sono sempre in agguato e la loro permanenza può, alla lunga, provocare allergie e disturbi respiratori che rischiano di mettere a repentaglio la nostra salute e quella dei nostri cari. Ecco perché è importante sapere come pulire materasso e coprimaterasso, argomento a cui abbiamo dedicato il presente post.
Lavare il coprimaterasso
Sebbene la maggior parte dei materassi in commercio sia sfoderabile, per creare un ambiente salubre dove riposare è buona norma utilizzare un buon coprimaterasso che fornisca un’ulteriore protezione per il corpo. Questo tessile, molto simile a un comune lenzuolo e dotato di angoli elastici, si propone infatti di salvaguardare il supporto da sporco, acari e muffa, migliorandone l’igiene e prolungandone la vita.
Tuttavia, anche se si dispone del miglior coprimaterasso in circolazione, per rendere il letto più igienico bisognerà provvedere a una sua regolare pulizia. Per capire come lavarlo senza pericolo che si rovini è necessario, innanzitutto, valutare il tipo di tessuto con cui è realizzato e seguire, ovviamente, le indicazioni riportate sull’etichetta.
I prodotti in cotone, spugna, PVC e poliestere possono essere lavati direttamente in lavatrice a una temperatura massima di 30°C senza timore che si deformino o perdano di consistenza. Lo stesso discorso vale per i modelli in lana merinos, con la sola accortezza di non utilizzare la centrifuga per impedire la formazione di antiestetici pelucchi.
Una volta terminato il ciclo di lavaggio, a prescindere dal tessuto, è preferibile lasciare il complemento ad asciugare all’aria aperta, in modo da renderlo ancora più fresco e pulito. Per quanto riguarda la stiratura, il più delle volte non è necessaria, ma se proprio non potete farne a meno impostate il ferro a temperatura minima, salvo diverse indicazioni in etichetta.
Infine, in merito alla frequenza di lavaggio, non c’è una cadenza specifica e, pertanto, potrete regolarvi in base al vostro intuito e alle vostre esigenze. In linea di massima, un intervallo di due settimane dovrebbe andare bene, ma è comunque importante avere in casa un coprimaterasso di ricambio che vada a sostituire quello da lavare.
Passare l’aspirapolvere
Prima di passare alla pulizia del materasso, è importante far arieggiare la stanza ogni mattina per almeno quindici minuti, spalancando porte e finestre dopo aver tolto dal supporto coperte e lenzuola. Se si dispone di uno spazio esterno abbastanza ampio, si può anche lasciare il complemento steso al sole per qualche ora, in modo da eliminare eventuali cattivi odori.
Una volta espletati questi rituali, bisogna rimuovere polvere, capelli e altri residui di sporco con l’aspirapolvere, prestando attenzione a raggiungere anche le fessure e gli angoli nascosti.
Rimuovere le macchie e i cattivi odori
Il secondo passo per pulire in maniera ottimale il proprio materasso è utilizzare un detergente specifico per la tappezzeria, da stendere su tutta la superficie e lasciare in posa per il tempo indicato sulla confezione.
In vendita ci sono numerosi prodotti che promettono ottimi risultati in breve tempo, ma se preferite un rimedio più naturale potete realizzare in casa una miscela a base di limone e aceto, due ingredienti “green” efficacissimi per sbiancare il tessuto e rimuovere le macchie più ostinate.
Tra i rimedi della nonna per pulire e igienizzare il materasso figura anche il bicarbonato di sodio, utile soprattutto per rimuovere residui di urina e di muffa. Per quanto riguarda, invece, le macchie di sangue, prima si agisce meglio è: se il danno è recente, si può utilizzare un panno umido con qualche goccia di limone, in caso contrario consigliamo di aggiungere un po’ di acqua ossigenata o dell’acido borico.
Prima di applicare il prodotto, è importante inumidire la macchia con dell’acqua tiepida senza, però, bagnare eccessivamente il materasso; dopo di che, versate la soluzione direttamente sullo sporco e strofinate con uno straccio asciutto fino alla completa rimozione dell’alone. A questo punto, non dovrete far altro che lasciar asciugare il supporto al sole e, una volta asciutto, rimuovere eventuali residui con una spazzola morbida.
Infine, se le macchie hanno lasciato degli aloni sbiaditi, si potranno sfruttare le proprietà sbiancanti del bicarbonato: cospargete la polvere sulla zona interessata e spruzzatevi sopra dell’acqua demineralizzata; attendete una decina di minuti e rimuovete i residui di bicarbonato con una spazzola o l’aspirapolvere.
Come igienizzare il materasso
È chiaro, dunque, che i migliori alleati per mantenere il proprio materasso in buono stato sono l’aceto e il bicarbonato. Tuttavia, per eliminare efficacemente germi e batteri dalla superficie e dall’imbottitura, questi rimedi potrebbero non essere sufficienti.
Per mantenere alti i livelli di igiene, non c’è niente di meglio del vapore, ideale per sterilizzare l’imbottitura in profondità e garantirsi un ambiente salubre e sicuro dove poter dormire. Se si dispone di un elettrodomestico con questa funzione, basterà passarlo su tutta la superficie insistendo sui punti più difficili e nascosti, facendo attenzione, però, a calibrare il flusso del vapore in modo corretto per non rischiare di rovinare il tessuto.
In mancanza di un elettrodomestico apposito, si potrà igienizzare il materasso versandoci sopra due manciate abbondanti di bicarbonato di sodio e lasciandolo agire per circa dieci minuti. Trascorso il tempo di posa necessario, rimuovete i residui con l’aspirapolvere e, se preferite, spruzzate sulla superficie dell’olio essenziale di tea tree per rendere il materasso più fresco e profumato.
Consigli ed errori da evitare
Ora che sappiamo come pulire e igienizzare il materasso, per garantirgli una lunga vita è bene adottare alcuni piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.
Per prima cosa, il supporto andrebbe rivoltato almeno due volte al mese, in modo da evitare che col tempo si formino dei fastidiosi avvallamenti che potrebbero provocare diversi problemi alla schiena; in secondo luogo, se pensate di comprare un nuovo materasso, scegliete un modello dotato di rivestimento sfoderabile da lavare comodamente in lavatrice.
Ricordate, infine, che provvedere a una regolare e corretta pulizia del letto serve a poco se non si eliminano alcune cattive abitudini, come consumare cibi e bevande sul materasso oppure tenerlo troppo vicino a fonti di calore, come stufe e termosifoni.
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