La nuova manovra prevede di incentivare la tracciabilità dei pagamenti, ecco come comportarsi per ottenere le detrazioni sulle spese sanitarie pagando in contanti o con carta
La Legge di Bilancio di dicembre 2019 ha introdotto un’ulteriore stretta alla possibilità di pagare in denaro contante. La soglia di 3.000€ introdotta nel 2016 è stata abbassata a 2.000 per poi passare a 1.000 nel 2024. Una disposizione che punta a migliorare la tracciabilità dei pagamenti e limitare le possibilità di evasione fiscale.
La tracciabilità dei pagamenti e delle entrate è ritenuta una pratica virtuosa da incentivare, ma la possibilità di pagare in contanti esiste ancora. Tutte le spese in contanti deducibili, specie quelle riconducibili all’ambito della salute personale, sono state definite dalla norma di riferimento.
Se state pensando di acquistare un materasso ortopedico economico tenete a mente che parte della spesa è detraibile dal computo delle imposte. Per essere certi di poter godere degli sconti e le detrazioni fiscali associate all’acquisto del materasso, seguite le indicazioni fornite in questo articolo.
Incentivi all’uso delle carte di pagamento
Con la Legge di Bilancio 2020, il Governo ha introdotto una ulteriore stretta sui pagamenti in contanti. La lotta all’evasione fiscale passa anche da una migliore tracciabilità dei flussi di denaro e per questo vengono introdotti sistemi pensati per incentivare l’uso dei pagamenti tracciabili.
A partire da luglio 2020 i pagamenti in contanti non potranno eccedere i 2.000 €. Da questa cifra in poi è necessario utilizzare le carte di pagamento, come bancomat o carte di credito, oppure assegni e bonifici bancari o postali che possano rendere visibile il flusso di denaro verso un esercente.
In questo modo è più facile tenere traccia dei movimenti di denaro e limitare i fenomeni di evasione fiscale più facili da attuare se lo scambio di merci e servizi avviene attraverso il contante.
Sono previste sanzioni per chi supera la soglia di 2.000 € che riguardano tanto chi riceve come chi emette il pagamento in contanti. Le multe vanno da 3mila a 50mila euro e possono includere anche le elargizioni di denaro contante in forma di donazione o prestito. Inclusi gli scambi di denaro tra parenti. Il limite vale sui pagamenti allo stesso soggetto e durante la stessa giornata, a partire da 2.000 €.
Cosa cambia per le detrazioni fiscali nel 2020
Il cambiamento di rotta comporta anche dei cambiamenti sul piano della detrazione sulle spese sanitarie. Infatti, la Legge di Bilancio, commi 679 e 680, disciplina la modalità per dichiarare le spese sostenute per i servizi sanitari e i dispositivi medici e ottenere la detrazione al momento di pagare le tasse.
Rimane invariata la normativa che disciplina la possibilità di usufruire dello sconto sull’Irpef del 19% a partire da spese sostenute al di sopra dei 129,11 €. Quello che cambia è la modalità in cui è necessario effettuare il pagamento.
L’obbligo del pagamento tracciabile, quindi con mezzi diversi rispetto al contante, è rivolto ai soggetti che non sono accreditati presso il Servizio Sanitario Nazionale.
Quindi qui è prevista l’eccezione alla regola. Si possono effettuare in contanti tutte le spese sostenute per l’acquisto di medicinali, o dispositivi medici, dal materasso ortopedico fino agli occhiali da vista, le lenti a contatto o i termometri. Per ottenere la detrazione Irpef del 19% in questo caso basterà presentare lo scontrino o la relativa fattura.
Inoltre, sono accettati i pagamenti in contanti per i servizi resi presso le strutture sanitarie pubbliche, o quelle private e convenzionate con il SSN.
La Dichiarazione dei Redditi Precompilata
È bene sottolineare che il giustificativo del pagamento, quindi lo scontrino o la fattura, devono essere conservati insieme ai documenti che provano l’avvenuto pagamento. Nel caso dei pagamenti in contanti, basta il giustificativo, mentre per quelli effettuati tramite versamento su bollettino, bonifico, assegno o con carta, è necessario dimostrare anche l’avvenuto trasferimento di denaro col metodo scelto.
Dal primo gennaio, gli operatori del settore sanitario, quindi medici e farmacisti, sono tenuti a comunicare automaticamente molte delle spese sanitarie sostenute dal paziente.
L’uso della tessera sanitaria è collegato al Sistema tessera sanitaria (STS) che contribuisce alla realizzazione della Dichiarazione dei Redditi Precompilata. In questo modo, tutte le spese deducibili sostenute durante l’anno si accumulano ai fini della definizione dell’importo da pagare, o per il quale ottenere un rimborso, a fine anno.
Da quest’anno, la comunicazione delle spese effettuate deve anche notificare se il pagamento del servizio o del dispositivo medico è stato effettuato in contanti o con altro mezzo.
Cosa rientra nella categoria di spesa sanitaria detraibile
La detrazione del 19% sull’importo da versare come Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è disciplinata dal Dpr 917/198. Si applica sulle spese sanitarie sostenute da chi paga la tassa e a partire dalla spesa di 129,11 € nell’arco dell’anno fiscale.
Nel Decreto legislativo 46/1997 è stata stabilita la definizione e l’elenco dei dispositivi medici. Il decreto è stato allegato, infine, alla circolare 20/E del 2011 dell’Agenzia delle Entrate che stabilisce che è sufficiente la presenza del marchio CE per definire la detraibilità del dispositivo medico. La norma definisce cosa si intenda per dispositivo medico, compreso ogni strumento, la sostanza o il software necessario al suo funzionamento.
Inoltre, decade l’obbligo di presentare la documentazione utile a dimostrare la necessità di usare un determinato dispositivo medico. Infatti per usufruire della detrazione del 19% sul valore complessivo dell’imposta, basta presentare lo scontrino come prova del pagamento. Oltre alle informazioni utili sulle caratteristiche del prodotto acquistato.
Nel caso dei materassi, per esempio, è sufficiente dimostrare che abbiano il marchio CE per essere inclusi tra le spese sanitarie durante l’anno. Non serve la ricetta del medico o la prescrizione che determini l’invalidità.
Lo stesso vale anche per il noleggio delle attrezzature e dei dispositivi medici. È possibile portare in detrazione anche la spesa sostenuta per il noleggio di un materasso antidecubito, per esempio, nel caso si sia costretti al letto solo per un periodo limitato.
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2 COMENTARIOS
January 22, 2021 at 9:23 am
Devo comprare una rete ed un materasso ortopedico causa grossi problemi alla schiena. Posso portare entrambe in detrazione al 19% nella dichiarazione dei redditi del 2021 (depositata nel 2022)?
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January 23, 2021 at 6:39 pm
Salve Valentina,
sia il materasso sia la rete ortopedica rientrano tra i dispositivi medici che permettono di fruire della detrazione al 19%. Per poterla ottenere però è necessario rispettare alcuni parametri. Intanto che entrambi siano riconosciuti come “Dispositivo Medico CE in Classe 1” ai sensi degli art. 1 e 2 del D.LGS del 24 febbraio 1997 n° 46 e successive modifiche. Poi che il tuo medico curante o uno specialista abbia scritto una prescrizione su carta intestata nella quale viene evidenziata la tipologia di patologia e la necessità di utilizzare un Dispositivo Medico CE in Classe 1. A questo punto è importante che i prodotti acquistati siano corredati da un attestato che li includa nell’elenco di quelli considerati dispositivi medici e che venga emessa regolare fattura riportante i dati del paziente (e che deve avere una data successiva a quella della prescrizione del medico)
Saluti
Team A
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