Come svegliarsi senza sveglia

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

In assenza di strumenti adatti per questo scopo, vediamo insieme quali espedienti usare per potersi alzare al mattino, senza tardare agli appuntamenti

 

La sveglia è ormai un oggetto di uso comune, per non dire quotidiano: l’idea di riuscire a svegliarsi al mattino senza l’utilizzo di un ausilio di questo tipo è ormai un’utopia. Che sia quella del telefono, un orologio da polso o uno da comodino, infatti, la sera prima di dormire è obbligatorio impostare l’orario in cui desideriamo essere svegliati. 

Tuttavia alcuni esperti ritengono che molti aspetti legati a questa abitudine siano tutt’altro che positivi per l’organismo e che in fondo si tratta di un oggetto che ha fatto il suo exploit solo da qualche decennio. Vediamo quindi insieme quali sono le ragioni che dovrebbero portarci ad abbandonare questa abitudine e analizziamo quali sono gli step da effettuare, per poterne fare a meno definitivamente.

 

Perché svegliarsi senza sveglia

La prima domanda che potremmo farci è perché dover tentare di svegliarsi senza sveglia, quali sono i vantaggi che potremmo avere dall’abbandono di questa abitudine. Gli esperti ritengono che il fatto di affidarsi a un suono elettronico, per alzarsi dal letto, faccia sì che la tendenza ad andare a dormire sempre più tardi diventi ancora più comune. 

 

 

Sapendo infatti che la sveglia suonerà inesorabilmente puntuale, pensiamo di poter prolungare le nostre serate senza però accorgerci che le ore di sonno che ci rimangono potrebbero non essere sufficienti per il nostro organismo.

Se poi la vostra sveglia è quella presente nello smartphone, allora le accortezze da tenere presenti sono di più. L’abitudine è infatti quella di impostare l’orario poco prima di dormire e l’utilizzo del cellulare in questa fase della giornata è rischioso perché inibisce la produzione di serotonina, l’ormone responsabile del buon riposo. La presenza dello smartphone molto vicino al letto inoltre non è positiva, a causa delle radiazioni che vengono emanate nel corso della nottata e assorbite dal corpo.

Se proprio non riuscite a fare a meno di questo oggetto quindi, evitate i cellulari e puntate a un orologio da comodino che abbia questa opzione. Una buona sveglia è quella che consente di poter modificare il suono in termini di melodia e di volume.

Via libera quindi a rumori di sottofondo naturali e al volume crescente e stop alle sirene a tutto spiano.

Evitate anche di posticiparla per più volte: quella che sembra la possibilità di dormire un po’ di più infatti non è altro che motivo di stanchezza ulteriore e di sensazione di stordimento.

 

Alternative

La soluzione migliore, quando è possibile, è quella di farsi svegliare da qualcuno che ha già messo a punto le tecniche che andiamo adesso a spiegare. Per svegliarsi senza l’ausilio di allarmi di vario genere occorre tempo e pazienza: i nostri nonni avevano l’abitudine innata di saper controllare il proprio orologio biologico, senza l’utilizzo di nessuno strumento ed è da lì che dobbiamo ripartire.

Iniziate innanzitutto tenendo un diario in cui annotare a che ora andate a letto ogni sera e a che ora vi svegliate al mattino. Se siete in fase lavorativa probabilmente quest’ultimo orario sarà sempre lo stesso, se siete in vacanza invece prendete nota anche dell’orario in cui vi alzate in tutta autonomia.

Da queste annotazioni dovrete trarre il numero medio di ore che vi occorrono per sentirvi riposati e che solitamente si aggira tra le sette e le otto in totale. Dovrete eventualmente anticipare l’orario in cui andate a dormire o anticipare quello in cui vi alzate, qualora notiate un numero di ore molto diverso da questo.

Per allenarsi a svegliarvi senza allarmi, utilizzate un periodo della vostra vita in cui non avete orari definiti, come può essere una vacanza o un periodo di pausa. In caso non abbiate questa disponibilità, dovrete iniziare dai fine settimana, per essere sicuri di non arrivare tardi a lavoro o appuntamenti. 

Se avete appurato il numero di ore necessarie al vostro riposo, si tratterà di andare a dormire indicativamente quando il tempo dedicato al riposo sarà sufficiente a farvi svegliare in modo naturale. Inizialmente provate mettendo comunque una sveglia qualche minuto dopo l’orario stabilito, per essere sicuri di non sbagliare.

 

I cicli circadiani

Non c’è una regola precisa per determinare a che ora dovete andare a dormire affinché vi svegliate in tempo, questo perché ogni organismo è diverso dall’altro e ogni persona è regolata dai suoi cicli circadiani.

Si tratta di quello che viene comunemente chiamato orologio biologico, ossia il meccanismo che ci comunica il livello di stanchezza, di riposo e così via. Negli ultimi anni è sempre più difficile ascoltare il proprio corpo in questo senso, perché i ritmi di vita sempre molto frenetici e impegnati non ci consentono di avere questo livello di pazienza.

Per questo è importante prendersi tutto il tempo che occorre, per imparare ad ascoltarsi e a capire quali sono le esigenze che il corpo ci chiede. Può aiutare in questo senso effettuare alcune modifiche alla disposizione della vostra camera e alle abitudini più comuni. 

Tra queste quella di dormire con le tapparelle del tutto abbassate è una delle più sbagliate perché il corpo non riesce a percepire la presenza del sole, elemento necessario per comprendere che è il momento di alzarsi.

Esporre il letto a est in questo senso è fondamentale per poter cogliere i primi raggi e per abituare il corpo al risveglio.

 

 

Curiosità

Prima dell’avvento delle sveglie, alzarsi la mattina senza l’ausilio di strumenti elettronici era un obbligo. Per coloro che non abitavano in zone rurali e che quindi non potevano affidarsi alla luce del sole o al canto del gallo, esistevano persone addette esclusivamente a questo compito: passare di casa in casa ogni mattina bussando, fino a svegliare gli inquilini.

In questo modo il villaggio si preparava alle attività della giornata: si trattava di un vero e proprio lavoro per il quale l’addetto era pagato affinché rimanesse sveglio tutta la notte, per non perdere le prime luci dell’alba.

Svegliarsi da soli non è poi così difficile, basta avere la pazienza di scoprire quali sono i ritmi del proprio corpo e attuare alcuni piccoli cambiamenti nel proprio stile di vita, che non possono che essere di aiuto. 

 

 

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