L’apnea notturna è un disturbo della respirazione da non sottovalutare. Se viene trascurato, può mettere a serio rischio la qualità del sonno.
Se soffrite di mal di testa al vostro risveglio o se durante la giornata vi sentite poco riposati nonostante pensiate di aver dormito bene, potreste soffrire di apnea o di dispnea notturna.
La sindrome da apnea ostruttiva nel sonno, conosciuta anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), è una condizione medica caratterizzata da interruzioni temporanee della respirazione durante il riposo, causate dall’occlusione parziale o completa delle prime vie aeree.
Generalmente, i soggetti più colpiti da questo tipo disturbo respiratorio sono le persone in sovrappeso. Tuttavia ci sono anche casi che interessano persone magre e addirittura bambini.
Come si manifesta un’apnea notturna
Se durante la giornata vi sentite stanchi, come se non aveste riposato bene, le cause della sonnolenza possono essere attribuite a un disturbo da apnea notturna.
In pratica si tratta di interruzioni ritmiche della respirazione, infatti la parola “apnea” sta proprio a indicare la totale assenza di respirazione.
Queste “sospensioni” sono del tutto involontarie e di solito durano solo pochi secondi. Tuttavia, nei casi più gravi, possono protrarsi anche per più di quaranta secondi.
Le apnee notturne possono manifestarsi in maniera sporadica o frequente, addirittura fino a sessanta volte in un’ora. La ripresa regolare della respirazione è sempre seguita da uno stato di “arousal” ovvero una sorta di “semi-risveglio” improvviso, causato da tale alterazione.
A volte invece, la ripresa del regolare ritmo di respirazione, può essere accompagnata da inspirazioni “rumorose” e da movimenti convulsi.
È bene ribadire che l’apnea notturna non è una patologia che deve essere curata farmacologicamente, bensì un disturbo da correggere attraverso dei rimedi che vedremo più avanti.
Sicuramente è una condizione medica che non va trascurata, in quanto col tempo, il disturbo può incidere negativamente sull’equilibrio psicofisico della persona colpita. D’altronde è importante considerare che il sonno è una fase estremamente importante nell’esistenza di un uomo, dato che costituisce ben un terzo dell’intera vita di ognuno di noi.
Cause dell’apnea notturna
L’apnea notturna è un disturbo provocato prevalentemente da fenomeni di ostruzione delle prime vie aeree, ovvero faringe e laringe. Tale condizione spesso è favorita dal tipo di posizione che si assume durante il sonno, in particolar modo quella supina.
Dormendo a pancia in su, la lingua tende a riversarsi all’interno della gola, causando una vera e propria occlusione respiratoria. In genere i soggetti più colpiti dall’apnea notturna sono le persone obese o con problemi di sovrappeso, oppure coloro che presentano delle particolari conformazioni della mandibola o del collo.
Per quanto riguarda i soggetti con grossi problemi di sovrappeso, il disturbo da apnea notturna è definito “Sindrome di Pickwick” o anche “Sindrome da Obesità-Ipoventilazione”, dall’acronimo inglese OHS (Obesity Hypoventilation Syndrome).
In questo caso, il problema è caratterizzato da una scarsa e irregolare respirazione, che può provocare degli stati di ipercapnia (presenza eccessiva di anidride carbonica nel sangue) e di ipossiemia (scarso livello di ossigenazione del sangue e dei tessuti).
Nei casi più gravi, la respirazione è coadiuvata dall’impiego di un dispositivo CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), che tramite un’apposita mascherina da indossare durante il sonno, supporta meccanicamente la corretta ventilazione delle vie aeree.
Conseguenze dell’apnea del sonno
Abbiamo visto quali sono i sintomi e le cause dell’apnea notturna, ora è ben dare uno sguardo a quali possono essere le possibili conseguenze se il problema viene trascurato.
Come abbiamo anticipato, se il disturbo viene ignorato e sottovalutato, nel corso del tempo può causare dei gravi scompensi a livello cardiocircolatorio, alla pressione arteriosa e a diversi processi metabolici dell’organismo.
Irritabilità, mancanza di concentrazione, stanchezza, sono dei segnali che solitamente non vengono presi in considerazione seriamente e che spesso vengono attribuiti solo a una cattiva qualità del sonno, senza indagare sulle possibili cause del disagio.
In realtà bisognerebbe prestare molta attenzione a tali campanelli d’allarme, specialmente per coloro che svolgono attività lavorative pericolose o nelle quali è richiesto un buon livello di concentrazione (autista, medico chirurgo, operaio, ecc.).
Una persona che soffre di apnea notturna, se non tratta adeguatamente il disturbo, può costituire un grave pericolo per la propria incolumità e per quella altrui.
Diagnosi del disturbo da apnea notturna
Come si può capire se si soffre di un disturbo da apnea notturna? Innanzitutto se sospettate di avere questo problema, chiedete una consulenza al vostro medico curante, il quale, se lo riterrà opportuno, vi prescriverà un apposito test diagnostico noto come “polisonnografia”.
Il test può essere eseguito anche a casa, tramite uno speciale strumento elettronico che viene applicato al soggetto sotto esame e che è in grado di registrare tutte le attività che accadono al corpo durante il sonno.
In caso di diagnosi positiva, sarà necessario consultarsi ulteriormente con il proprio medico e valutare se rivolgersi a un centro specializzato nella cura del disturbo.
Se il problema riguarda un bambino, i segnali da non sottovalutare, che possono portare alla diagnosi dell’apnea notturna sono: iperattivismo, deficit di attenzione, scarso rendimento scolastico, scarsa crescita, russamento.
Consigli e rimedi per prevenire e curare l’apnea notturna
Se siete certi di soffrire del disturbo da apnea notturna, vi suggeriamo di rivolgervi a dei centri specializzati affidabili e collaudati, che siano in grado di accompagnarvi in un percorso terapeutico efficace, affiancato da dei controlli.
Un centro che si rispetti, prima di prescrivere una terapia, dovrebbe effettuare degli accertamenti diagnostici, al fine di identificare la natura del problema, che può essere di diversi tipi: otorinolaringoiatrico, pneumologico, metabolico, cardiologico, ecc.
Sicuramente, prima di arrivare a intraprendere un percorso di tipo “clinico”, se pensate che il problema possa derivare dal peso in eccesso, da un materasso scomodo o da uno scarso riposo, vi consigliamo di correggere le vostre cattive abitudini.
A volte, un ambiente di riposo inadeguato, può essere causa di diversi problemi legati al sonno.
Se in camera da letto avete predisposto tutto ciò che serve per garantirvi un tranquillo riposo ristoratore, come per esempio: materasso in memory foam, cuscini antidecubito, trappola per zanzare, ecc., non significa che dormirete sereni. Come abbiamo visto, i fattori che possono scatenare un’apnea notturna, sono molteplici e una volta individuato il problema, occorre approfondire la ricerca e trovarne le cause.
Perché si russa?
Una condizione che può essere facilmente confusa con l’apnea notturna è il russamento, che oltre a essere un disturbo “rumoroso”, spesso porta a consultare un medico per capire quali sono le cause. In realtà, le persone che russano, hanno dei flussi d’aria abbastanza turbolenti all’interno del loro corpo, che fanno vibrare i tessuti molli dell’apparato respiratorio.
In genere non c’è da allarmarsi, perché non si tratta di un problema di salute, tuttavia il russamento potrebbe essere provocato anche da una deviazione del setto nasale o da altre conformazioni organiche particolari. In tal caso è bene consultare il proprio medico per una diagnosi precisa.
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