Insonnia: cause e rimedi

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

L’insonnia è una condizione d’incapacità ad addormentarsi nonostante il corpo e la mente richiedano riposo. Cosa provoca questo disturbo e come si cura?

 

Se non sapete come addormentarvi nonostante avvertiate il bisogno fisiologico di farlo a causa della stanchezza, potreste soffrire di insonnia.

Di solito per combattere questo disturbo, il metodo più semplice consiste nel ricorrere all’assunzione di pastiglie per dormire (sotto prescrizione medica). Per capire bene che cos’è l’insonnia, è necessario conoscere prima quali sono le cause scatenanti e solo dopo valutare come intervenire.

 

Che cos’è l’insonnia?

L’insonnia è una condizione psicofisica che impedisce al corpo e alla mente di abbandonarsi completamente al riposo. In realtà vi sono anche alcuni casi nei quali la persona si addormenta, ma una volta svegliata, non si sente di aver riposato bene. Il fenomeno è abbastanza complesso e le cause possono essere molteplici.

Se non sapete come dormire, perché ogni posizione a letto vi risulta scomoda, molto probabilmente soffrite di un disturbo da insonnia, provocato da uno o più fattori specifici.

 

Tipi di insonnia

Alcuni studi scientifici hanno rilevato che l’insonnia può essere suddivisa e classificata in diversi tipi, a seconda della durata e delle cause del disturbo.

Per ciò che concerne la durata del fenomeno, questa può essere: transitoria, breve o lunga.

Insonnia transitoria:

Il disturbo dura solo pochi giorni e spesso interessa coloro che di solito dormono regolarmente e non presentano particolari disfunzioni. In pratica la loro condizione viene alterata da un periodo di forte stress fisiologico (es. malattia non grave) o da una situazione temporale (es. cambio di fuso orario).

Insonnia breve:

In questo caso il disturbo può protrarsi anche per qualche settimana e si può presentare in situazioni di stress fisiologico prolungato (es. grave malattia) o psicologico (es. lutto).

Insonnia di lunga durata:

Nei casi più significativi, l’insonnia può durare anche più di un mese. Arrivato a tale livello, il disturbo non deve essere sottovalutato, pertanto necessita di un accertamento medico.

Spesso questa condizione può essere provocata da una patologia organica cronica, dall’abuso di farmaci  o di alcol. In alcuni casi possono essere presenti anche dei disturbi di tipo psichico.

 

Quando si manifesta l’insonnia

Per ciò che concerne il periodo d’insorgenza del disturbo, anche in questo caso è possibile distinguere tre momenti precisi nei quali l’insonnia può manifestarsi.

Insonnia iniziale:

Questa è la forma di insonnia che riguarda le persone che fanno fatica ad addormentarsi. Infatti i soggetti colpiti, possono passare molte ore a letto in stato di veglia, prima di prendere sonno.

Insonnia centrale:

In questo caso il disturbo si manifesta sotto forma di risvegli notturni, di microrisvegli o di dormiveglia, nella parte centrale del sonno. Tuttavia è altresì possibile riprendere a dormire nelle ultime ore della notte.

Insonnia terminale:

Questa fase riguarda l’interruzione del sonno nella parte terminale della notte e durante le prime ore del mattino. In pratica ci si sveglia dopo appena quattro o cinque ore di sonno. Solitamente, tale disturbo è legato a stati di tensione emotiva, che non consentono al corpo e alla mente di riposare adeguatamente fino alla fine.

Le cause dell’insonnia

Il disturbo da insonnia può essere scatenato da molteplici fattori, chiaramente individuarne la causa è fondamentale, al fine di capire come intervenire in maniera adeguata per risolvere il problema. L’insonnia può essere dovuta a eventi esterni all’individuo e al suo contesto, che interferiscono con il ciclo regolare del sonno. 

Tali fattori di disturbo possono essere molteplici, come per esempio: il rumore del traffico, il russare di un’altra persona, una temperatura troppo calda o troppo fredda, un materasso scomodo, la sindrome da jet lag, l’assuefazione da farmaci per dormire (ipnotici), l’intossicazione da metalli pesanti, l’abuso di alcol, ecc.

Se queste cause vengono ignorate, il disturbo potrebbe aggravarsi e di conseguenza, una scarsa qualità del sonno, potrebbe dare origine a condizioni mediche e psicologiche più serie. 

Tra queste ricordiamo: l’insonnia dovuta a sintomi di patologie organiche e l’insonnia da stress psicologico. Purtroppo in questi casi è necessario rivolgersi al proprio medico e farsi prescrivere delle gocce per dormire o ricorrere a degli ansiolitici naturali.

 

Conseguenze dell’insonnia prolungata

L’insonnia di lunga durata può incidere negativamente su numerosi aspetti della vita quotidiana di un individuo. I soggetti afflitti da tale disturbo, hanno più difficoltà a gestire lo stress sul posto di lavoro e nei rapporti interpersonali; inoltre faticano a prendere delle decisioni e a portare a termine anche le mansioni più semplici.

Solitamente, queste persone lamentano una grande stanchezza fisica, nutrono sentimenti negativi, sono tristi, irascibili, nervosi e ansiosi. In questi casi il rischio di incorrere in incidenti stradali è molto alto, pertanto un insonne cronico non rappresenta soltanto un pericolo per sé stesso ma anche per gli altri.

 

Rimedi contro l’insonnia

Prima di proporre una cura a una persona afflitta da insonnia, è necessario effettuare una diagnosi adeguata. A volte, degli utili suggerimenti su come dormire bene e delle semplici accortezze, possono consentire al soggetto afflitto da insonnia, di migliorare la sua igiene del sonno e di risolvere il problema in tempi abbastanza brevi.

In altri casi invece, l’insonnia deve essere curata attraverso l’uso di farmaci o di sonniferi naturali (es. tiglio, valeriana, melissa, escolzia, oli essenziali, ecc.). Sicuramente mantenere una certa regolarità del ciclo del sonno aiuta a rigenerare correttamente corpo e mente. 

Anche il letto sul quale si dorme è un fattore da non trascurare, pertanto cercate di optare per un giaciglio confortevole e se necessario acquistate un materasso in memory foam, dei cuscini antidecubito (laddove occorre), una rete ortopedica, ecc.

Evitate di consumare cibi pesanti o troppo elaborati, alcolici e sostanze eccitanti. Prima di andare a letto cercate di fare attività rilassanti, come una bella doccia o un bagno caldo.

Tra i vari rimedi naturali di matrice orientale, in molti ricorrono alla medicina ayurvedica, che spesso utilizza una pianta speciale “l’ashwagandha”.

Questo vegetale viene utilizzato da migliaia di anni ed è indicato per rafforzare le difese immunitarie del corpo. Dato che aumenta il livello di resistenza allo stress, viene impiegato anche per trattare i problemi legati al disturbo del sonno. L’ashwagandha migliore in questo caso, è quella che si trova sotto forma di integratore, facilmente reperibile anche online.

 

 

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