Quali sono le fasi del sonno

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Il sonno non è sempre uguale, durante il riposo si alternano quattro fasi più una in cui il corpo si rigenera e il sistema immunitario si rafforza

 

È noto che le fasi del sonno si suddividono in Rem e Non Rem. Quest’ultima a sua volta divisa in altre quattro fasi. Quindi un’osservazione più attenta ci consente di individuare cinque momenti distinti del riposo notturno che ha una durata compresa tra le sette e le otto ore a seconda delle necessità individuali e l’età.

Infatti, in base all’età dell’individuo le ore di sonno variano diminuendo con il progredire degli anni. Si stima che una persona trascorra quasi 175mila ore della propria vita dormendo e un calcolo a spanne semplifica dicendo che si trascorre un terzo della propria vita sotto le coperte. Tutto tempo perduto?

Affatto! Chi pensa che il solito pigiama da donna sia un regalo inflazionato non comprende la reale portata di un buon riposo notturno. Senza sonno il nostro organismo come quello di qualsiasi essere vivente non potrebbe svolgere funzioni essenziali per la sopravvivenza. Dal rafforzamento del sistema immunitario alla stabilizzazione della memoria, il sonno interviene in numerosi processi metabolici che non avvengono durante la veglia.

Le fasi del sonno

Durante il riposo la mente va in stand-by i pensieri si fermano ma lo stesso non si può dire delle altre attività dell’organismo. Sono coinvolti attivamente il sistema nervoso centrale e quello autonomo mentre l’attività cerebrale subisce delle specifiche modifiche che determinano particolari attività durante ognuna delle cinque fasi di questo intervallo di tempo.

Fase Non Rem (Nrem)

Addormentamento – Stadio 1

Ogni fase ha una durata distinta e varia da persona a persona. Di solito l’addormentamento richiede tra i 5 e i 10 minuti ed è il momento in cui il corpo inizia a rilassarsi progressivamente. Rallenta il battito cardiaco, i muscoli si distendono e inizia ad abbassarsi la temperatura corporea.

In questa fase si registra una lenta diminuzione dell’attività cerebrale, gli occhi sono chiusi e i movimenti sono della tipologia “non rapidi”. Questo parametro è essenziale ed è stato quello che ha aperto le indagini per comprendere la struttura del sonno. Infatti è solo tra gli anni ’50 e ’60 che si scopre la presenza di movimenti oculari rapidi durante il sonno, i cosiddetti Rapid Eye Movement, con cui si distinguono le diverse fasi del sonno.

Sonno leggero – Stadio 2

Qui il battito cardiaco continua a rallentare e anche la tensione muscolare si fa sempre meno evidente fino a scomparire del tutto. Questa è la fase in cui lavora maggiormente il sistema immunitario. In particolare si attivano i mediatori che hanno un ruolo fondamentale nel controllo degli stati infiammatori o delle infezioni. Per questo motivo, quando non si dorme a sufficienza si è anche più soggetti a essere attaccati da agenti patogeni e soffrire di infiammazioni croniche.

 

 

Sonno profondo – Stadio 3

In questo momento si è completamente addormentati. Questo è il momento in cui gli occhi sono quasi del tutto fermi. Sarà capitato a tutti qualche volta di essere stati risvegliati di soprassalto e di restare di cattivo umore: molto probabilmente si stava attraversando lo Stadio 3. In questo momento i livelli metabolici sono molto rallentati e le attività cerebrali quasi del tutto assenti.

In questa fase l’organismo mette in pausa molte delle funzioni che occupano il maggior consumo energetico in fase di veglia, dal processo che interessa il sistema cardiocircolatorio alla respirazione. Il ritmo rallenta e il corpo è in piena fase ricostitutiva. Quindi si ripristinano le cellule del cervello, si eliminano i radicali liberi, e aumenta la secrezione dell’ormone della crescita. Indispensabile nello sviluppo del bambino, questo ormone GH, ha un ruolo importante anche per riparare la struttura fisica e mantenerla in salute. 

Risulta chiaro il motivo per cui è importante garantire le giuste ore di sonno ai bambini. Spesso sovraccarichi dai tanti impegni quotidiani, i bambini arrivano molto eccitati alle ore serali facendo difficoltà a calmarsi per prepararsi al riposo notturno. È frequente il consiglio di proporre a quest’ora attività molto rilassanti e in grado di conciliare un ritmo lento del battito cardiaco e l’attività cerebrale, prima di cena è il momento perfetto per proporre libri con personaggi o barbie da colorare.

 

Sonno profondo effettivo – Stadio 4

Difficile essere risvegliati quando si è in questa fase del sonno. Di fatto, l’organismo stacca del tutto l’attenzione verso il mondo esterno concentrandosi solo sulle funzioni interne di disintossicazione e rigenerazione dei tessuti dell’organismo compreso, e in particolare, quelli del cervello.

Il tessuto nervoso del sistema centrale, produce un’attività elettrica ritmica costante durante tutta la vita, ma mentre si dorme cambiano le sue frequenze. Quando si attraversa la fase del sonno profondo il cervello emette onde Delta che vanno da 0,1 a 3,9 hertz. Ad ogni frequenza è associata un effetto fisico, per esempio a 2 Hz si rigenera il tessuto neuronale, a 3Hz i muscoli. Far aumentare il sonno profondo tutelandone l’igiene, permette di ottenere benefici ad ampio raggio per tutto l’organismo. Si considera infatti che dormire meno di 5 ore a notte possa far aumentare il rischio di soffrire di malattie cardiovascolari.

Fase Rem

Nota come sonno Rem questa fase del sonno corrisponde al momento in cui si sogna e si tende a ricordare quello che si è sognato. La fase Rem del sonno è caratterizzata da un progressivo aumento dell’attività cerebrale, circolatoria e della respirazione. Non è per forza  quella che precede il risveglio, infatti è noto che le cinque fasi effettive del sonno possono alternarsi durante tutto il ciclo di riposo e quindi la fase Rem può presentarsi diverse volte durante la notte.

 

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